Silvio Berlusconi: “I cinesi? È un dolore forte, il calcio è diventato un monopoli”.
Intervenuto ai microfoni di Maurizio Costanzo l’ex presidente del Milan Silvio Berlusconi ha parlato ovviamente dei rossoneri e della cessione del club ai cinesi: “Ho amato molto il Milan, mi sono commosso. Mio papà mi portava a vedere il Milan, io mi impersonavo nei giocatori, esultavo quando vincevamo e mio padre mi consolava quando perdevamo e mi diceva che saremmo rifatti, e poi è successo“.
Costretto a cedere
Berlusconi ha poi parlato nello specifico delle motivazioni che lo hanno portato a vendere: “I cinesi? È un dolore forte ma non si poteva più andare avanti così. Da quando sono entrati nel calcio i soldi del petrolio, il calcio è diventato un monopoli. I giocatori che sono da Milan, se vuole restare ai vertici, costano dei soldi incredibili sia per l’acquisto che per gli stipendi. Una famiglia non aveva più la possibilità di spendere annualmente tutti i soldi. Io sono stato costretto a cederlo, ho trovato questo signore cinese che mi ha promesso che avrebbe speso 250 milioni per rendere la squadra forte, altro discorso è la valutazione sulla campagna acquisti. Non sono più andato allo stadio, guardo il Milan in televisione e sto male“.